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Ecco i Calendari 2016

Pubblicato il Calendario degli eventi sportivi della prossima stagione che prende il via con la Coppa Italia sul fiume Lao R4 e le gare si Discesa classica il 26 marzo e sprint su due manche il 27 marzo.

Per gli eventi formativi, primo appuntamento i corsi di Hydrospeed e Safety Kayak dal 3 al 6 marzo presso il Centro Canoa e Rafting Marmore

 

Il bilancio 2015 e il 2016 nella consueta lettera di inizio anno del Presidente Danilo Barmaz

Cari amici,

un altro anno è trascorso lasciando dietro di sé tantissime esperienze: alcune positive, altre negative, ma tutte utili per fare esperienza e per far crescere la nostra Federazione e le nostre conoscenze e capacità! Nel mondo agonistico abbiamo alternato splendide emozioni e soddisfazioni, come l'Europeo e le tappe della European Cup, a cocenti delusioni come il Mondiale Indonesiano! Una delusione dettata da svariati fattori, in particolare per le grandi aspettative che ponevamo su quest'ultimo evento.

Questo ci deve far riflettere sul fatto che nello sport nulla è facile, ma sopratutto nulla è scontato e, aggiungo, fortunatamente! Tuttavia, grazie ai nostri Tecnici sportivi, abbiamo costruito un mondo di atleti che cresce gara dopo gara e vedere sempre più ragazzini/e pagaiare con passione è una enorme soddisfazione! Certo, molti li perderemo per "strada", ma molti altri resteranno, grazie all'esempio delle squadre senior e delle nostre Guide che sono uno stimolo emulativo, ma soprattutto molti altri giovani arriveranno, essendo iniziato un circolo virtuoso che sarebbe delittuoso non continuare ad agevolare. Ormai i numeri del Rafting sono importantissimi e non vi è più alcun fiume, fra i principali, in Italia di cui i colori dei raft e il vocio dei "pagaiatori" non siano parte integrante. Tutto questo nel totale rispetto della natura e dell'ambiente in cui operiamo.

Le Compagnie crescono e, anche se fisiologicamente alcune chiudono, il numero totale resta in attivo e, segnale positivo, quelle poche che operano fuori dalla Federazione, piano piano tornano o entrano a farne parte, o perlomeno si riavvicinano ad essa. Certamente è merito del Consiglio che presiedo e delle sue scelte, ma sopratutto è frutto della grande professionalità delle nostre Guide che...suscitano invidia e permettono di sbaragliare la concorrenza grazie alla loro professionalità! Quindi, carissime Guide, un sentito grazie da parte di tutti noi e un invito a cancellare gli ultimi retaggi di...machismo che inducono a scendere in fiume con un equipaggiamento, a volte, non regolamentare: ricordatevi che la vostra bravura non dipende dal vestiario, bensì dalle doti tecniche e dalla sicurezza che trasmettete. Non dimenticate inoltre che l'imprevisto è sempre in agguato e, a tal proposito, vi ricordo che operare nel rispetto delle regole permette che le sentenze dei tribunali siano a noi favorevoli (Dora Baltea, caso Adventure Center). Soprattutto non pensiate che "gli incidenti capitino solo agli altri".

L'anno che andiamo ad intraprendere è quello in cui l'Hydrospeed e il Safety Kayak entreranno a far parte delle nostre attività a pieno titolo; i tempi erano ormai maturi per integrare queste discipline e soprattutto favorevoli per un grande rilancio di queste belle attività. Grazie al lavoro di Vincenzo Minenna e Dario Romano, abbiamo creato una catena di sinergie tra le nostre attività mentre, nell'ambito del Consiglio, abbiamo fatto in modo che, anche dal punto di vista economico, i vari tesseramenti diventassero modulari e non esosi. Oltre ad aver cambiato il sistema di tesseramento online, stiamo ragionando su alcuni correttivi del sistema assicurativo e vi garantisco che, quanto prima, avremo buone notizie poiché ormai le assicurazioni dedicano un'attenzione particolare anche alla nostra Federazione.

Il 2016 chiuderà un quadriennio di gestione Federale da parte del Consiglio in carica e, oltre ad essere l'anno che stabilirà le future dinamiche rappresentative, sarà, da parte mia, l'anno in cui mi dedicherò, con particolare attenzione, alla creazione (già in atto da un anno circa) di una nuova classe dirigente alla quale affidare la gestione della nostra amata Federazione, formata da giovani volenterosi e desiderosi di prenderne parte e di portare avanti con passione le attività federali. L'obiettivo è crescere sempre più e raggiungere risultati ancora più importanti. Al riguardo, invito chiunque abbia entusiasmo e idee da condividere con noi, di farsi avanti, ricordando che la bellezza del fiume è il suo essere mai uguale; di conseguenza anche la Federazione deve vivere così...costantemente in evoluzione! Siamo e dobbiamo essere sempre più ambiziosi e questo semplicemente perché, la storia insegna, noi le ambizioni le sappiamo realizzare!

Chiudo con i miei ringraziamenti a tutte le persone che hanno permesso che le nostre aspirazioni si traducessero in realtà.

Al Consiglio che produce e mi su(o)pporta

Ai nostri delegati, che pur in un momento di impasse stanno dando segnali di crescita: sono sicuro che, grazie all'impegno di Antonello e Alberto, riusciranno a diventare veramente importanti e a coinvolgere maggiormente alcuni loro colleghi (cari delegati, ricordatevi che nelle vostre Regioni siete voi la Federazione quindi fatevi portatori delle nostre istanze presso le pubbliche amministrazioni)
A tutti coloro che si sono impegnati nell'organizzare di gare e manifestazioni, di campionati studenteschi, che hanno portato lustro alla Federazione

Agli impagabili Giudici, capitanati da Marcello e Paolo, da sempre colonne portanti delle gare di rafting

Ad Ernesto, il nostro Avvo, che ormai è diventato sinonimo di rafting

Allo Staff tecnico, che Stefano sta guidando con ottimi risultati, agonistici e umani; qui spendo una parola per Benedetto, Felix e Toni (tieni duro vecio!!!!), che con il loro grande lavoro sui giovani ci stanno assicurando il futuro sportivo

Al grande Capitano Robert e a tutti gli atleti che cercano...e non riescono ancora (!!!!lol)...ad imitarne le gesta; a tutte le "Guide", esempio di professionalità e bravura; ai vari Responsabili di settore che, ognuno nel proprio campo, portano avanti un grande lavoro fatto di volontariato, capacità, passione e competenza.

Ai nostri revisori Andrea, Massimo e Giandomenico che sono parte fondamentale della nostra crescita e maturazione dedicandoci tempo, passione e competenze.

Al nostro Emilio che, oltre al lavoro di addetto stampa, ha fatto sì che il 2016 sia l'anno di divulgazione del film da noi realizzato con l'aiuto del Coni: "Con il rafting alla scuola del fiume!", questo il nome del progetto.

Al Presidente Malagò, che per la prima volta nella storia del Coni ci ha riconosciuto dignità e diritti, ma soprattutto crede fermamente in quello che la Firaft fa; egli sta perorando la causa di far riconoscere dalla Protezione Civile una NOSTRA figura di soccorritori fluviali!!!!!

Al Presidente Buonfiglio, con cui si sta lavorando ad implementare le sinergie tra la FICK e la FIRAFT.

A tutti coloro che, nel mondo del Raft, e non, ci hanno supportato anche solamente con un pensiero simpatico e di affetto.

Meritano inoltre una menzione particolare quelle Compagnie che hanno capito appieno il valore della Federazione e dell'esserne parte (potete trovarle sul sito in bella evidenza, presto verranno "premiate" in questo modo anche quelle che si sono distinte in ambito sportivo)

Grazie a Francesco che gestisce i nostri social con grande impegno e con un'impronta giovanile, allegra e professionale al tempo stesso.

E chiudo con Anna: impagabile ! Grazie a lei viviamo e sempre grazie a lei e ai suoi perenni "stimoli" il Consiglio non si...addormenta! Oltre al fatto che i suoi insegnamenti fanno sì che Alice, la nostra timida ma preziosa collaboratrice, stia diventando parte importante della nostra Segreteria!

A tutti voi, di cuore, auguro un felice 2016

Danilo Barmaz

BUON 2016

Dopo-Indonesia. Stefano Pellin racconta

Discesa Donne 2

Pensavamo a tutta un’altra storia”. Esordisce così Stefano Pellin direttore tecnico delle nazionali appena rientrato dei Mondiali in Indonesia, dove le due squadre hanno chiuso nella classifica generale dominata dalla Repubblica Ceca nelle Donne e dal Brasile negli Uomini, e che comprende le gare di Sprint, Testa-a-Testa, Slalom e Discesa, con il 10° posto per la squadra Femminile capitanata da Caroline Goodall e il 14° per la squadra Maschile guidata da Robert Schifferle.

Sicuramente un poco più di fortuna non avrebbe fatto male” prosegue Pellin.” I ragazzi che erano arrivati sul fiume Citarik con una settimana di anticipo sulle gare si sono trovati fiume con pochissima acqua e quindi con caratteristiche completamente diverse da quelle che ci aspettavamo. Poi hanno cominciato ad avare i problemi fisici legati all’acqua del fiume e l’hanno avuto problemi di dissenteria. Ogni giorno almeno due del team erano a pezzi e costretti in branda e questo per tutta la settimana pre-gare. Poi quando siamo arrivati con la squadra Femminile, è capitato lo stesso con qualche ragazza, anche se in forma minore. È stata la costante di questo mondiale per tutte le squadre. Alla fine e noi è andata bene e chi ne ha sofferto l’ha fatto e livello di stomaco e di dissenteria. Altre squadre hanno avuto atleti con problemi molto più serie che hanno costretto qualche atleta ad essere ricoverato per disidratazione. È stato un mondiale complicato..

Quali squadre ti hanno impressionato?

Brasile e Nuova Zelanda tra gli Uomini. Sono il primo e il secondo in classifica generale ed erano una spanna in più di tutti. Anche se equipaggi come quello delle Repubblica Ceca che pure è fortissimo.

Com’è stata in generale l’organizzazione?

Le gare erano organizzate bene. Il problema è stato il livello del fiume che noi speravamo avesse più acqua Invece abbiamo trovato poca acqua e i due passaggi tecnici si sono rivelati fatali. Ci voleva tecnica ma anche fortuna. E nella gara Sprint sia con gli uomini sia con le Donne abbiamo avuto poca fortuna. C’era uno scivolo, un saltino e tutti e due i nostri equipaggi sono entrati un poco di traverso. Il gommone si è riempito d’acqua e ripartire e far svoltare il gommone ha significato secondi in più che si sono portati fin sul traguardo. Peccato perché fino a quel punto. E questo per dire le ragazze fino a quel punto le ragazze avevano lo stesso tempo di chi poi è andato a medaglia.

Nello slalom abbiamo visto una dell’equipaggio femminile in acqua...

È Caroline Goodall che è scesa in acqua sulla porta 8. Una porta molto difficile dove nella prima manche le ragazze si sono incastrate. Sul Citarik ci sono dei sassi completamente diversi da quelli cui siamo abituati. Noi in Europa se finisce sopra un sasso quello ti frena, ma il gommone un poco si muove. Li invece queste sassi molto porosi, come fossero di pietra pomice, e trattengono il gommone. I gommoni per questo avevano sul fondo delle strisce si gomma come protezione. I gommoni in pratica si incollavano sui sassi. Se ci finivi sopra unica soluzione era quella di scendere e di spostare il gommone. Dovevi alleggerire il gommone. Così nelle ragazze Caroline è scesa. Ma con l’acqua completamente marrone e torbida non vedevi il fondo. Ci poteva essere un palmo d’acqua o due metri. Lei è scesa ed è finita con l’acqua alle spalle ed stata portata via dalla corrente un 2-3 metri. Poi è risalita.

Ci racconti della Discesa?

La partenza era tipo rally con il count down di un minuto e dovevi tagliare la linea allo Zero. Se partivi prima prendevi una penalità. Una vera novità che è stata annunciata il giorno prima della gara. Nessuno l’ha provata ma noi, con gli Uomini eravamo sul posto abbiamo scoperto dov’era posizionata la linea di partenza. Abbiamo fatto un po’ di testa ed è venuta fuori una partenza perfetta. Credo che siamo stati l’unica squadra che ha interpretato in maniera giusta questo tipo di partenza. Gli Uomini sono partiti a 12 secondi dallo stop e sono arrivati sulla linea perfetti allo scoccare dello zero. Però subito dopo hanno toccato, hanno rallentato. Il Costa Rica li ha affiancati e spinti dalla linea. Sono finiti su un sasso e hanno rischiato di rovesciarsi. Così da primi si sono ritrovati ultimi a fare una gara all’inseguimento. Le Donne non avevano provato la partenza ma abbiamo fatto un piccolo ragionamento di potenza. Purtroppo per due spanne sono partite in anticipo e hanno preso un 50 di penalità. Se non c’era quello erano attorno al settimo posto.

Ora che succede?

Dovremo analizzare con il presidente e con Benedetto Del Zoppo, vicepresidente e che era anche lui in Indonesia come tecnico, questo mondiale. Capire se e dove ci sono stati degli errori. Cosa abbiamo sbagliato perché così è difficile capirlo. La preparazione è stata fatta bene, gli atleti hanno lavorato bene, le gare di confronto fatte all’estero con altre nazioni erano andate bene. I presupposti erano tutti buoni.

Rientrate in Italia dai mondiali in Indonesia le squadre azzurre

Rientrate in Italia dai mondiali in Indonesia le squadre azzurre

Anche problemi di salute hanno condizionato gli equipaggi

Le aspettative erano decisamente altre”. Questo il commento a caldo di Stefano Pellin, direttore tecnico delle squadre nazionali della Federazione Italiana Rafting che sono rientrate dall’Indonesia dove si sono svolti i Campionati del mondo conclusi martedì 8 dicembre. “Ci siamo trovati davanti un fiume molto diverso da quello che ci aspettavamo con livelli d’acqua molto bassi e come se non bastasse una serie di atleti, sia della squadra Femminile sia della Maschile, hanno sofferto di disturbi intestinali derivati dal clima e dall’acqua del fiume che hanno compromesso la prestazioni in gara”.

La spedizione chiude nella classifica generale dominata dalla Repubblica Ceca nelle Donne e dal Brasile negli Uomini, e che comprende le gare di Sprint, Testa-a-Testa, Slalom e Discesa, con il 10° posto per la squadra Femminile capitanata da Caroline Goodall e il 14° per la squadra Maschile guidata da Robert Schifferle.

“Nella preparazione e nelle gare dell’estate, specie per la squadra Femminile, terza assoluta agli Europei con l’oro nella specialità Slalom, quella d’argento nella specialità Testa-a-Testa, e il bronzo nella specialità Sprint erano andate bene. Anche per la squadra Maschile che nell’ultimo appuntamento di Europe Cup aveva conquistato il primo posto nello Slalom e un terzo nel Testa-a-Testa. Il risultato conseguito arriva assolutamente inaspettato. Ora, con il presidente Danilo Barmaz e tutti i tecnici analizzeremo le ragioni di questi risultati per preparaci alla prossima stagione con gli appuntamenti degli Europei e soprattutto dei Mondiali in programma a fine ottobre negli Emirati Arabi Uniti”

Comunicato Stampa n.18- 14 Dicembre 2015


Le immagini della Discesa

Squadra Femminile

Discesa Donne 1

Squadra Maschile