Si è concluso sulle acque della Soča, in Slovenia, il Campionato del Mondo Junior & Under 23 di rafting, manifestazione internazionale che ha visto la partecipazione di decine di nazioni ed un livello tecnico tra i più alti mai raggiunti a livello giovanile. L’Italia si è presentata all’appuntamento con un folto gruppo di giovani atleti costruito dal Direttore Tecnico Heros Ribeiro Ferreira, affiancato da uno staff preparato e coeso composto da Matteo Cerrano, Daniele Micheletti, Fabio Corsi e Felix Pirhofer. Il risultato finale è un’altra grande incetta di medaglie per la Federazione Italiana Rafting.
A brillare in modo netto è stata la squadra Under-19 maschile “Italia 1”, che ha centrato un risultato straordinario: tre medaglie d’oro sulle tre specialità di Downriver, RX e Slalom, diventando campione del mondo assoluto di categoria. Una superiorità tecnica evidente, costruita su preparazione tecnica, affiatamento e capacità di interpretare ogni tipo di percorso. A sottolineare la forza del movimento giovanile in questa categoria, anche la formazione “Italia 2” ha raggiunto il podio, conquistando il bronzo nell’RX, a dimostrazione di un vivaio che sta producendo atleti competitivi già nei primi anni di attività.
Sul versante femminile, l’Italia ha ottenuto due straordinarie medaglie d’argento complessive, sia nell’Under-19 che nell’Under-23, dietro solamente a squadre di altissimo livello come Francia e Repubblica Ceca. Le Under-19 donne di Italia 1 hanno conquistato l’oro nello Slalom, mostrando eleganza ed efficacia nella disciplina più tecnica del programma. A questa medaglia si sono aggiunti due argenti, uno nella Downriver e uno nell’RX, prestazioni che hanno proiettato la squadra al secondo posto mondiale overall, a conferma di una generazione solida e pienamente competitiva.
Le ragazze dell’Under-23 hanno costruito una prestazione altrettanto brillante: due ori, nella Downriver e nello Slalom, e un bronzo nell’RX, per un totale di tre medaglie ed un meritatissimo titolo di vice-campionesse del mondo. Guidate con sicurezza e spirito di squadra, hanno saputo adattarsi a tutte le condizioni di gara, dimostrando continuità e spirito vincente.
Tra gli Under-23 maschili, l’Italia ha conquistato una medaglia di bronzo nello Slalom, dimostrando segnali di crescita costante e determinazione. Il gruppo ha lottato in ogni specialità, trovandosi spesso a pochi secondi dai podi nelle altre gare, e si conferma una base importante su cui lavorare per il futuro.
Completano il medagliere italiano un bronzo nella categoria RX Mixed, portando il totale complessivo a 12 medaglie: 6 ori, 2 argenti e 4 bronzi.
A queste si aggiungono le coppe di campione del mondo per l’Under 19 maschile e di vicecampionesse del mondo per le squadre femminile Under 19 e Under 23.
Oltre ai numeri, ciò che ha colpito di più a Solkan è stata la coesione tra atleti, staff tecnico e struttura federale. L’intera spedizione si è mossa con ordine, professionalità e passione, incarnando lo spirito del rafting italiano: non solo sport, ma formazione, squadra, crescita individuale e collettiva. L’equilibrio tra atleti esperti e giovani promesse ha creato un ambiente ideale per affrontare una competizione intensa, che ha messo alla prova concentrazione, strategia e resistenza fisica.
Il lavoro di Heros Ribeiro Ferreira e del suo staff si è visto in ogni aspetto: nella gestione delle gare, nella capacità di recupero tra una prova e l’altra, nella lettura scientifica dei tracciati e nell’approccio psicologico degli atleti. Merita menzione anche il grande contributo dei club italiani, che nei mesi precedenti hanno curato la preparazione con serietà e costanza, alimentando una filiera sportiva che parte dalle acque dei fiumi locali per raggiungere i podi mondiali.
Il successo di Solkan non è un punto di arrivo, ma uno slancio verso il futuro. La Federazione Italiana Rafting guarda ora con fiducia ai prossimi impegni internazionali, in particolare al Mondiale Senior di novembre in Argentina. L’obiettivo rimane quello di consolidare la leadership giovanile, valorizzare il talento e costruire una base tecnica sempre più ampia e competitiva.
In un evento che ha radunato il meglio del rafting internazionale, l’Italia si è distinta non solo per i risultati ma anche per l’attitudine e la serietà con cui ha affrontato ogni sfida. Un plauso va rivolto a ogni singolo componente delle squadre e a tutto lo staff: il tricolore ha sventolato forte sulle acque della Soča, portando con sé l’identità, la passione e l’eccellenza del rafting italiano.
Sara Amonini