L’Italia del rafting, in Val Sesia fino a pochi giorni fa, ha messo un ulteriore tassello per preparare al meglio gli eventi internazionali in programma in questo 2022. C’è grande attesa per il premondiale ed europeo per club in programma in Valtellina il 6 luglio. Nello specifico invece, per le categorie junior e under 23, sono attesissimi i mondiali al via dal 25 luglio in Kosovo.

Sul Sesia, nell’ultimo raduno, si sono allenati 36 atleti. L’Italia, dopo i risultati del mondiale scorso in Francia ha alzato l’asticella dal punto di vista delle aspettative e questo non è un fattore di poco conto: “Le altre squadre sanno il nostro valore, ma non è che per questo dobbiamo considerarci già vincitori, anzi – spiega il dt azzurro Paolo Benciolini – anche noi siamo consapevoli dei nostri mezzi. Vedo i ragazzi e le ragazze che lavorano e si allenano bene, confrontiamo i tempi e capiamo che nelle braccia abbiamo la possibilità di essere ancora protagonisti. La bravura e i tempi però non bastano, per rimanere davanti bisogna essere bravi a far bene quando serve e quindi in gara. Ecco perché, se da un lato ho fiducia, dall’altro comunque rimango guardingo e lavoriamo al massimo affinchè, quando sfideremo le squadre estere, l’Italia si saprà esprimere al meglio”.

Non mancano infatti gli avversari di livello per i nostri azzurri. A livello junior ha fatto una grande impressione l’equipaggio croato. Occhio anche ai rafters brasiliani e a quelli cileni che tornano nel circuito internazionale, dopo le difficoltà per gli spostamenti legate al covid, con tanta voglia di rivalsa. E massima attenzione anche alla Turchia, sulla cresta dell’onda fino a pochi anni fa, con tanti atleti a disposizione e con una buona base quindi, dalla quale trovare equipaggi più che determinati a far bene.

L’attività degli azzurri ora si concentra sul weekend del 21 e 22 maggio sul Sesia, teatro di gare importanti in vista dell’europeo in Valtellina ma anche dei mondiali junior e under 23 in Kosovo: “Sono passaggi fondamentali – spiega Benciolini – sia per gli atleti che per noi dello staff tecnico. Dovremo capire con quali equipaggi presentarci in gara e sfide come queste servono per avere dettagli sempre più precisi per decidere. Se mantenere integri gli equipaggi di società o se, mixando atleti provenienti da varie realtà, trovare composizioni capaci di esprimersi con potenza e velocità superiori rispetto ad altri”.

Squadre quindi al lavoro per vincere ed impressionare. Sotto i riflettori al maschile rimangono gli atleti di Verona ma non solo; occhio anche a Merano che sta allestendo un equipaggio junior molto competitivo. Con l’auspicio che dalla Valle d’Aosta arrivino buone notizie sul fronte femminile e che le protagoniste dell’attività in rosa, fino allo scorso anno, possano tornare a gareggiare anche in questo 2022.

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