Ci sono tanti modi per aiutare le popolazioni in fuga dalla guerra. A Brugnato, comune ligure in provincia di La Spezia, grazie al rafting è stato messo un piccolo ma importante tassello nella vita di due bimbi ucraini, fuggiti pochi giorni fa dai luoghi bombardati e accolti dalla comunità locale. Un'accoglienza che ha spinto quindi i responsabili del Centrosportavventura a metterci un qualcosa in più, permettendo ai due piccoli di 11 e 12 anni di solcare l'acqua a bordo di un gommone, per distogliere la mente dalla bruttura della guerra e concentrarsi, per alcuni minuti, su un qualcosa di decisamente più bello e rasserenante.

E così Walter Filattiera, anima dell'associazione sportiva nonché uno dei primi ad aver portato gli sport fluviale in Val di Vara, ha colto l'occasione e assieme ai suoi collaboratori ha inserito i due bimbi originari dell'Ucraina, nella squadra agonistica dell'associazione. Un modo diverso per creare integrazione e aiutare, attraverso lo sport, in un momento tutt'altro che facile.

L'obiettivo è ovviamente quello di dare ai due bimbi, in Italia assieme alla madre e a un fratellino più piccolo di sei anni, sempre più momenti di serenità nella speranza, di tutti, che il conflitto in Ucraina possa cessare al più presto. Lo step successivo, ha confidato Filattiera ai media locali, è quello di unire in una stessa squadra, bimbi ucraini a coetanei russi, alcuni dei quali già presenti in zona. Quello del Centrosportavventura di Brugnato è solo uno dei tanti esempi di accoglienza e vicinanza con protagonisti il mondo del rafting italiano e internazionale. Un esempio importante di come attraverso l'unione e la collaborazione tra territori e associazioni si può arrivare a fare del bene e a trasmettere i valori che il rafting ha insiti nel proprio dna.

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