Archiviato anche l’ultimo raduno della stagione tra le acque della Dora Baltea a Ivrea, il rafting italiano non si ferma ed è pronto a programmare l’attività per il 2022. Anno importante, sia dal punto di vista organizzativo per le molte gare nazionali in programma tra le quali anche il premondiale in Valtellina, sia dal punto di vista agonistico e promozionale con obiettivi di risultato e in termini di crescita del movimento in Italia ma anche all’estero. A tracciare un primo bilancio di fine stagione è ovviamente il direttore tecnico azzurro Paolo Benciolini:

“I risultati agonistici ottenuti parlano chiaro e in Francia siamo stati assoluti protagonisti – spiega Benciolini – è stata una stagione nella quale abbiamo lavorato molto, e molto bene, con un grande sostegno da parte di tutto l’apparato federale che abbiamo cercato di ripagare con gare ad alto livello. E’chiaro però che non possiamo sederci sugli allori perché i nostri avversari stanno spingendo il doppio per provare a starci davanti. Penso in particolare alla Turchia e al Brasile, out dai mondiali 2021 a causa del Covid-19 e anche per questo ancor più determinati a riscattarsi. Anche l’India sta lavorando in maniera importante, senza tralasciare ovviamente le tante nazioni europee con le quali ci siamo sfidati anche in Francia e che si ripresenteranno ancor più agguerrite nel 2022”.

Dal punto di vista della nazionale italiana quali sono le prospettive per il prossimo anno?

“E’chiaro che c’è voglia di rimanere sui livelli raggiunti in questo 2021 e, se possibile, di crescere. Per farlo, una delle strade prioritarie che cercheremo di seguire è quella relativa alla grande attenzione alle categorie junior e under 23. Non a caso il 2022 ci riserverà, in Kosovo, proprio il mondiale per queste due categorie alle quali voglio che l’Italia arrivi da protagonista e che si confermi tale durante gli eventi sportivi in programma. Potenziare e valorizzare i giovani e le giovani atlete del movimento dà un importante sostegno poi ai senior. Sostegno, ma anche ulteriori equipaggi che pensiamo potranno portare ad un ulteriore innalzamento dell’asticella delle nostre prestazioni. Ci sono realtà consolidate da tempo, come ad esempio Verona e la Valle d’Aosta, accanto alle quali si stanno via via affiancando altri team sempre più solidi. Questo crea una sana competizione dalla quale vogliamo ricavare sempre più entusiasmo per non fermarci. Alcuni equipaggi inevitabilmente cambieranno, per dinamiche interne o situazioni legate all’aspetto professionale o familiare, ma siamo fiduciosi che il livello del nostro rafting potrà rimanere alto, se non addirittura migliorare”.

In ottica internazionale cosa ci riserva il 2022?

“Ci riserva tantissime gare, importanti, in nazioni non propriamente dietro l’angolo. Penso al Brasile, o alla Turchia; paesi nei quali speriamo di poter essere protagonisti, senza ovviamente dimenticare che si tratterà di trasferte con un costo tutt’altro che irrisorio. La crescita del movimento agonistico può essere importante anche per far si che trasferte di questo tipo possano essere organizzate con la giusta serenità. Tutte tematiche, soprattutto queste, trattate dal consiglio federale che traccerà le linee guida per ripartire alla grande in un 2022 per il quale ci stiamo preparando”.

Situazione Covid-19 nel mondo dello sport, c’è preoccupazione?

“Inevitabilmente si. Non possiamo dire di essere tranquilli anche se comunque siamo riusciti a portare avanti l’attività anche in questo 2021. E’chiaro che l’auspicio è che possa essere l’anno in cui queste problematiche legate alla pandemia verranno definitivamente superate. In attesa di ciò, continueremo ad agire facendo sempre grande attenzione alle regole e ai comportamenti, così da poter dimenticare quanto prima questo lungo e difficile periodo nel quale da tempo ci troviamo a vivere. L’acqua dei fiumi ci aiuta a guardare con fiducia al futuro, e il sorriso dei ragazzi e delle ragazze con cui giriamo il mondo portando in alto il tricolore è di sicuro la speranza più viva, e concreta, del fatto che possiamo andare oltre, tutti assieme, a questa situazione decisamente impegnativa”.

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