Vivere in un territorio straordinario, come quello del “Parco Fluviale del Nera” nell’area comunale di Terni, permette di essere costantemente a contatto con la cascata delle Marmore, una delle attrazioni di questo angolo di paradiso tra i fiumi Velino e Nera.

 

E fu proprio quella cascata ad incuriosire un bel po’di anni fa i fratelli Pietro e Giovanni Dall’Oglio, appassionati e curiosi ma anche e soprattutto esploratori e protagonisti di discese lungo le rapide più impetuose di moltissimi fiumi in tutto il pianeta. A parlarci di come, nel 1987, il “Centro Canoa e Rafting Le Marmore” ha preso vita, è oggi Paolo Formichetti, coordinatore del centro rafting assieme a Stefano Pierini: “Ci riteniamo fortunati per avere la possibilità di lavorare e portare avanti l’attività del rafting ma anche di molte altre discipline sportive in un ambiente così bello - spiega Paolo - l’impegno è quotidiano così come le soddisfazioni, ma senza quell’intuizione che ebbero Pietro e Giovanni Dall’Oglio tutto questo, oggi, non sarebbe possibile”. 

 

La storia, che profuma di leggenda, è curiosa e va conosciuta: “Di ritorno da una delle loro spedizioni in Perù, Pietro e Giovanni si ritrovarono a guardare e ad osservare per un bel po’di tempo la cascata delle Marmore; all’improvviso si accese in loro la curiosità: “Dove finirà tutta quest’acqua che scende dalla cascata e sembra scomparire?” si chiesero. Approfondirono la situazione, esplorarono il territorio circostante e scoprirono un canale pieno di tronchi e impraticabile sotto tutti gli aspetti. Anzichè perdersi d’animo decisero allora, con un gruppo di amici, di bonificarlo e di renderlo navigabile per dar vita ad una prima ed embrionale attività. La possibilità di navigare a pochi passi dalla cascata delle Marmore accese i riflettori, non senza difficoltà, su questo territorio. Dialogando di volta in volta con le varie amministrazioni del comune di Terni balzò all’occhio l’importanza di questo territorio per lo sviluppo e il rispetto dell’ambiente. E le cose cambiarono”. 

 

Oltre alla navigazione venne migliorata anche la ricettività del territorio con la pulizia e la rimessa a nuovo dei tanti sentieri che partono e arrivano alla cascata delle Marmore, creando così una vera e propria rete di percorsi che nel corso degli anni sono diventati sempre più conosciuti: “Oggi nel parco transitano decine di migliaia di persone all’anno - prosegue Paolo - noi gestiamo il centro rafting che rimane di proprietà dei fratelli Dall’Oglio, portando avanti i loro valori e il loro credo, puntando sul turismo e sulla capacità di fare aggregazione in un ambiente unico. Siamo, come già detto, fortunati e proprio per questo cerchiamo di impegnarci per tenere pulito e il più possibile incontaminato questo angolo di paradiso. Durante le piene arrivano anche da noi ingenti quantità di plastica che provvediamo, con le nostre guide e i nostri volontari a pulire nel minore tempo possibile per far si che il fiume possa tornare subito navigabile e il nostro centro operativo. Viviamo in un paese, l’Italia, straordinario sotto molti aspetti. A noi il compito di tenerlo pulito e valorizzarlo al meglio”. 

 

Il Centro Rafting Le Marmore prende vita ufficialmente nel 1987. A distanza di oltre trent’anni e ad un passo dal celebrare i suoi 35 anni di vita, rimane un punto di riferimento per l’attività del centro Italia, ma non solo. Paolo Formichetti, oltre a coordinare il centro, è anche referente per la regione Lazio della nostra Federazione.

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