Un bilancio ricco di risultati positivi per una grande stagione del rafting italiano. Questo il ritratto del 2014 che Danilo Barmaz, presidente della Firaft traccia nella consueta lettera di fine anno nella quale anticipa anche gli obietti del 2015 con l’invito a tutti i componenti della Federazione, Club, tecnici e singoli tesserati, a un costante impegno per il successo del nostro sport.

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Alle Società, alle Associazioni Sportive Dilettantistiche, a tutti i Tesserati FIRaft.

Cari amici,

per la Firaft il 2014 è stato un anno sicuramente positivo poichè ha visto il completo rinnovo dei quadri tecnici e soprattutto della filosofia federale, investendo sulla crescita degli allenatori dei Club. Pertanto, se prima tutto era incentrato su una sola persona, con la nuove tecniche e le nuove impostazioni di preparazione e di allenamento, ora sono molte di più le persone implicate. Questo rinnovato approccio, mi rende oltremodo felice, perché tutti gli allenatori dei Club sono adesso parte integrante dell’attività federale e profondamente motivati a lavorare per la Federazione potendo raggiungere, assieme ai loro ragazzi, l'opportunità di partecipare alle gare internazionali come Squadra Italiana. Inoltre, non avendo le disponibilità economiche sufficienti per affrontare la trasferta dei Mondiali R4 in Brasile, abbiamo colto l'occasione per far crescere i nostri giovani organizzando raduni e test sui fiumi nazionali.

Una nuova partenza per la Firaft, uno slancio che investe moltissimo sui giovani e, malgrado i primi risultati tecnici non siano stati eccellenti, crediamo fortemente in questa impostazione dinamica e rinnovata. Nonostante un inizio in salita, i Campionati Europei R4 in Slovacchia, hanno regalato l’entusiasmo e la grinta di qualche insperata medaglia, conquistata da una squadra tutta da provare (risultati finali: una medaglia d’argento e tre medaglie di bronzo, ndr). Il settore giovanile, fino ad ora mai pienamente decollato, ha finalmente compiuto passi da gigante, è ciò rappresenta, per tutti noi, un motivo di grande orgoglio

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Accanto a queste innovazioni, i Club agonistici crescono per numero e per livello qualitativo. La partecipazione alla gare è stata elevatissima, raggiungendo l’apice in Valle d’Aosta dove abbiamo superato la fatidica cifra di 40 gommoni in gara.

Il rinnovamento ha coinvolto anche il settore femminile, puntando su atlete giovani che, affiancate dalle veterane, aprono un panorama di eccellenti prospettive per la stagione a venire.

Nell'ambito della formazione, i nostri corsi proseguono con successo, malgrado il momento difficile che il Paese sta attraversando. Il livello rimane altissimo e i numeri ci ricompensano, soprattutto perchè tocchiamo con mano, in maniera sempre crescente, l'interesse a diventare Tecnici Firaft. E ancora, riscontriamo un trend di crescita consistente per i fiumi di acqua piatta a riprova dell’investimento vincente di far crescere i nostri giovani atleti attraverso raduni e test sui fiumi nazionali.

Siamo finalmente arrivati a tutti e, in particolare, cresce sensibilmente il numero di bambini che portiamo sui fiumi! Un obiettivo che, in un’ottica più ampia, tocca anche il settore turistico - amatoriale: l’ambizione della Federazione infatti, è di raggiungere un numero crescente di persone per coinvolgerle nella disciplina del Rafting.

Segnaliamo altresì un notevole incremento delle adesioni ai Campionati Studenteschi che, partendo da pochissime regioni, nel 2014 hanno coinvolto un numero molto più ampio di comprensori scolastici; un eccellente preludio al 1° Campionato Nazionale Studentesco del 2015, suddiviso tra varie fasi regionali e una gara nazionale conclusiva tra le squadre vincenti di ogni regione

La strada è ormai aperta e Scuole e Docenti contattano costantemente la Federazione per inserire il nostro sport nell'ambito dei loro programmi .

Tornando alla formazione, il Secondo Livello è in grande crescita, ma ciò che particolarmente ripaga del lavoro svolto e regala grande soddisfazione, è la consapevolezza che molti ragazzi, che hanno conseguito il Secondo Livello negli anni passati, abbiano deciso di arrivare al brevetto di Terzo e Quarto Livello pur lavorando su fiumi di Secondo Livello. Ciò sottolinea, in maniera imprescindibile, la passione per i fiumi di ogni ordine di difficoltà, ma soprattutto l’esigenza di essere estremamente professionali e preparati. Preparazione e professionalità, appunto: segnali forti che la Federazione trasmette nell’ambito dei corsi e che sono stati recepiti e attuati dai tutti i nostri professionisti. E ancora, in tema di formazione, nel 2015 si terrà un Corso per Maestri di Rafting, il livello più alto della nostra formazione.

In termini di comunicazione, meritevole di menzione è il progetto televisivo “Con il Rafting alla Scuola del Fiume”. Un progetto estremamente impegnativo che, pur tra mille difficoltà, stiamo portando avanti e conducendo alla conclusione. Un progetto che dimostra quanto, anche presso i vertici del CONI, veniamo tenuti in considerazione come entità che svolge seriamente il proprio lavoro, soprattutto, che investe sulla Scuola e sui giovani, in un’ottica sinergica di crescita sportiva, culturale, ambientale e soprattutto umana.

In questo bilancio non mancano tuttavia le note dolenti. A prescindere dalla mancata partecipazione ai Mondiali, il tema ruota attorno alle Associazioni che svolgono in particolare l'attività turistico/amatoriale.

Contiamo, ad oggi, 51 Club iscritti alla Federazione Italiana Rafting, dato impensabile dieci anni fa’, ma a fronte di questo incremento numerico, non riscontriamo un’altrettanto significativa crescita dell’impegno e del coinvolgimento nella vita della Federazione. Mancano, anche da parte di Club e Tesserati dalla lunga storia associativa, la voglia e la volontà di applicarsi, in termini assolutamente volontaristici e gratuiti, nella crescita e nel sostegno degli obiettivi della Federazione. Ad eccezione di alcune sporadiche iniziative di chi, come si dice, “tira la carretta”, sono sempre le medesima persone a dare linfa ai progetti e alle iniziative. Servirebbero invece nuove energie, fresche di iniziative e di progettualità, per cogliere le occasioni che potrebbero presentarsi e per portare avanti i progetti della Federazione.

Nell’ambito CONI si sta ventilando, come da direttive dei vertici, l’accorpamento delle Federazioni. Noi ad esempio, condividiamo una situazione ottimale con la Federazione Italiana Canoa Kayak, a cui siamo legati non soltanto a livello formale, ma anche e soprattutto umano e professionale e di passione comune per l’ambiente fiume. L’obiettivo infatti, è di concretizzare alcune sinergie che permetteranno di abbattere taluni costi, con la conseguente possibilità di incrementare, di alcune migliaia di euro, l’attività giovanile e quella di formazione. Personalmente, ritengo che l’accorpamento delle Federazioni sia un’ottima iniziativa da un punto di vista economico. In un momento di difficoltà come quello che stiamo attraversando, affidarsi, ad esempio, ad un unico ufficio tesseramento o ai medesimi revisori dei conti, significa risparmiare denaro a favore dello sviluppo del settore sportivo giovanile.

In conclusione, è un bilancio positivo quello del 2014 che si concretizza in una solida premessa per gli obiettivi del 2015, ovvero svolgere una stagione importante non solo da punto di vista numerico, ma anche dei risultati

Il programma è quello di partecipare a molti eventi internazionali che culmineranno con i mondiali in Indonesia dove certamente puntiamo a distinguerci: abbiamo i mezzi e gli atleti e gli allenatori stanno già lavorando.

A tal proposito abbiamo impostato, per la prima volta, un grande lavoro invernale basato su test e allenamenti mirati . Per la Federazione è stato un grande sforzo trovare atleti e tecnici disposti a lavorare durante quello che, per definizione, è il periodo di riposo della stagione, quando ogni atleta prosegue la preparazione in autonomia.

E infine concludo, oltre che con gli auguri per le festività imminenti, con un appello a tutti i Tesserati, alle Guide e ai Club, affinché siano, ancor più, parte integrante e attiva della Federazione. Soprattutto in tempi difficili come quelli che stiamo attraversando, più siamo numerosi e compatti, più restituiamo un’immagine positiva e dinamica, quella che, in concreto, meglio rappresenta il nostro sport.

Danilo Barmaz, Presidente Firaft

17 dicembre 2014, Brissogne, Aosta